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Scritto Luned́ 27 aprile 2009 alle 16:51

Merate: arrestato uno dei responsabili della
rapina di Calco. Il colpo a segno durante 3
ore di permesso dai domiciliari

Lecco
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Pietro Negro


Gli sono bastate 3 ore di permesso dagli arresti domiciliari per rapinare la filiale di Banca Intesa a Calco. Piero Negro, classe 1964, residente nell`hinterland milanese ma originario della Puglia, ? stato individuato e in seguito arrestato grazie alle immagini del circuito di videosorveglianza e alla testimonianza del personale dell`istituto di credito. Si trova ora rinchiuso presso il carcere di Monza.

Il capitano della Compagnia di Lecco Francesco Motta, il capitano della
Compagnia di Merate Giorgio Santacroce e il tenente Biagio Bertoldi



Erano le 10.40 quando lo scorso venerd? 24 aprile due uomini, a volto scoperto, hanno assaltato la banca situata in Via Statale. I malviventi hanno inizialmente finto interesse per la compilazione di alcuni moduli di versamento, per poi intimare ai due cassieri e al direttore di consegnare loro il contenuto della cassa, 5000 euro. I due, seppur disarmati, hanno simulato di possedere una pistola infilando la mano nella tasca della giacca. Dopo la rapina, i malfattori sono scappati a bordo di una Fiat Panda, rinvenuta un`ora e mezza dopo l`accaduto in uno spiazzo a Brivio, e di loro si sono perse le tracce. Sono stati sufficienti solo pochi giorni d`indagini, condotte dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Merate e della stazione di Brivio, per individuare uno dei due rapinatori. Residente a Varedo, in provincia di Milano, ma nativo di Galatina, Piero Negro ? stato riconosciuto dai cassieri e dal direttore della filiale tra una rosa di pregiudicati, in un album fotografico predisposto dai militari, e tramite l`analisi le riprese delle telecamere a circuito chiuso.




L`uomo, titolare di un`impresa edile ormai inattiva, si trovava gi? agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, ed ha usufruito di un permesso di 3 ore concessogli per incombenze personali per assaltare l`istituto creditizio calchese. Alle 23 dello stesso giorno, un`accuratissima perquisizione presso la sua lussuosa abitazione, una grande villa con piscina dove risiedeva in affitto insieme alla famiglia, ha permesso ai carabinieri di rinvenire i vestiti utilizzati dal brigante durante la rapina, oltre a diversi cellulari, carte d`identit? rubate o fasulle, e ben nascoste in due cespugli in giardino, due borse di plastica contenenti cartucce da caccia calibro 12 e un fucile semiautomatico, provento di furto in Puglia nel 1993. Quest`ultimo ? stato modificato dal delinquente per renderlo pi? occultabile e letale, in quanto gli ? stata mozzata la canna e segato il calcio. Piero Negro ? stato quindi posto in stato di fermo in flagranza di reato per la detenzione illegale del fucile e delle munizioni, ed ? accusato di rapina e di ricettazione per l`utilizzo della Panda, rubata a Sesto San Giovanni, e il possesso dei cellulari e delle carte d`identit?.




Al momento dell`arresto lo scaltro e spregiudicato furfante ha dichiarato di avere un sosia e di non essere quindi lui il responsabile della rapina. I militari che hanno condotto le indagini ipotizzano che l`uomo possa far parte di un`organizzazione criminale pi? ampia, composta da bande che periodicamente si distaccano dalla Puglia in territorio lombardo per mettere a segno questo tipo di colpi. Ulteriori indagini sono in corso, in particolare per rintracciare il secondo malvivente coinvolto, ancora a piede libero. Gli stessi individui sono sospettati di aver compiuto altre rapine avvenute nel milanese e forse anche nella Brianza lecchese.

Mario Servillo



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