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Egregio Direttore, mentre a Galbiate il presidente della Provincia Virginio Brivio celebra la valenza architettonica, culturale e storica dell`ex- Consorzio Agrario di Cernusco Lombardone (nella Mostra:ARCHITETTI E ARCHITETTURE FRA LE DUE GUERRE IN PROVINCIA DI LECCO) a Cernusco Giovanni Zardoni ne sta frettolosamente e inesorabilmente celebrando il funerale. La mostra ha come scopo quello di far conoscere e rendere consapevoli i cittadini del proprio patrimonio architettonico e vuole stimolare una riflessione sulla valorizzazione e il recupero di queste opere. Zardoni, che si è sempre dichiarato paladino del patrimonio storico e architettonico del paese, conosce ed è consapevole perchè è stato autore e redattore di pubblicazioni storiche su Cernusco nelle quali il Consorzio Agrario e l`ex-oratorio hanno sempre avuto un grande evidenza. Mi domando quindi perchè l`amministrazione comunale di Cernusco vuole approvare un progetto che distrugge completamente questi due edifici e la storia che essi rappresentano (facendogli fare la stessa fine dello storico serbatoio dell`acqua in stazione)? Non sarebbe più opportuno fermarsi per una riflessione sulla necessità di salvaguardare almeno qualche elemento architettonico significativo come la facciata del consorzio e il corpo centrale dell`ex oratorio? Sarò un inguaribile romantico ma pensare che nemmeno una di quelle pietre che hanno udito le grida festose dei nostri padri e dei nostri nonni mentre bambini giocavano all`oratorio o che per lunghi anni hanno accolto il frutto del lavoro dei contadini di tutto il territorio venga recuperata, salvaguardata rappresenta una sconfitta per tutto il paese. Se Zardoni vuol fare questa scelta si prenda tra l`altro anche la responsabilità storica e culturale.
Cordiali saluti
Gerardo Biella
PS! Tengo a precisare che non sono contro l`iniziativa privata, anzi! Penso però che il compito di un amministratore sia, nel rispetto delle norme, quello di dare indicazioni e punti di riferimento precisi a tutela della sicurezza, del decoro urbano, e del patrimonio artistico-architettonico e culturale del proprio paese.
