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Scritto Luned́ 06 luglio 2009 alle 17:45

Gli ismi che uniscono Lega
e Comunione e Liberazione

Fanfani sostenne che gli estremismi s’incontrano, affermando e giustificando che sinistra estrema e destra estrema erano la stessa cosa perché manifestavano comportamenti antisociali. Erano gli anni della contestazione. E’ possibile declinare quest’assunzione nell’oggi, prendendo spunto da quest’artefatto: Comunione e Liberazione - parte politica non quella ecclesiale - e la Lega Nord sono l’espressione di due integralismi territoriali. Sono le organizzazioni più strutturate e più forti del potere politico e materiale in Lombardia. Tutte e due sono nate ai piedi delle Alpi, tutte e due hanno nell’organizzazione materiale il punto di forza, tutte e due hanno nella trascendenza un oggetto di riferimento.

La Lega Nord fonda il suo integralismo sul principio della razza padania - in antropologia fisica non esiste tale classificazione di razza - che risponde al costrutto identitario postindustriale. Su questo costrutto identitario costruisce, con degli slogan, una logica persecutoria che ripropone nel tempo l’oggetto simbolico della razza e della terra padania. Dalle origini la Lega Nord ha posto come oggetto fondamentale un persecutore che va sconfitto, combattuto: occupanti della padania, Roma ladrona, extracomunitari, insicurezza sociale, materiale e ora gabbie salariali.  La Lega Nord per conquistare consenso ha sempre bisogno di un nemico da combattere reale o irreale, da sbandierare, in questo modo rinforza la dimensione identitaria.

In più, il leader indiscusso - capo e padrone- ha assunto, a causa della malattia, che incarna drammaticamente, la dimensione del padre che si è sacrificato per la causa. La fisicità di Bossi, dopo la malattia, si configura come un’icona sovraccarica di pathos che trascende la materialità divenendo un raffigurante che va venerato: “dalla fonte del Po è nato il nuovo messia padano”. La fisicità di Bossi, che racchiude in sé dolore, sofferenza e vitalità testimoniale erotizza, seduce melanconicamente l’ascoltatore della cortina alpina che vede in lui - non nei suoi rappresentati – l’icona carnificata del sacrificio per la terra padania. Bossi è un postmito come Michael Jackson.

Comunione e liberazione - parte politica – fonda il suo integralismo sull’oggetto fede che si identifica con l’azione, l’opera, il fare. La testimonianza e la salvezza passa attraverso la dimensione dell’operare e nel gestire il potere con opere che escludono gli infedeli.

Gli infedeli sono oggetti – comunisti, sinistra, cattolici sociali e altri - persecutori che non condividono la dimensione del sacro di riferimento. Sono ritenuti ‘pericolosi’ perché promuovono valori laici, relativisti e libertari. La dimensione identitaria per CL si fonda sulla condivisione delle regole morali, sociali e dagli stili di vita predefiniti da questa dottrina. Quelli che non condividono questi valori sono considerati dei diversi.

In politica però ciò che conta è la gestione del potere. Il potere è funzionale per trasferire nell’azione pragmatica una serie di scelte che contrastino operazioni liberali che inficino i dettami. Lo scopo è di ‘controllare’ il sistema sociale attraverso un potere materiale in grado di contrastare idee e azioni liberali.    

A differenza della Lega Nord non hanno un padre territoriale. Formigoni, che è l’espressione più visibile, è un fratello maggiore al quale si riconoscono capacità, operosità e impegno.

La figura di riferimento è più traslata e trascende.

I due integralismi si sono democraticamente divisi il potere del territorio cercando di evitare di colludersi per evitare scontri. In questo senso prevale un dato antropologico culturale che li unisce ed è quello della territorialità e dell’operare, del fare. Tutte e due hanno un oggetto persecutorio che va vinto ed è il diverso nelle varie forme, apparenze e sostanze.

Gli extracomunitari per la Lega Nord sono coloro che rubano il lavoro ai locali e portano insicurezza sociale, per gli altri sono portatori di un credo diverso che può destabilizzare la tradizione religiosa. Per tutte e due il lavoro, il fare e la ricchezza sono il prodotto di un’appartenenza che è sinonimo di sacrificio e di etica. In apparenza le due organizzazioni possono sembrare in contrasto, ma nel profondo hanno molte radici in comune che andrebbero ulteriormente analizzate e approfondite.

 

Dott. Enrico Magni



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