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Scritto Marted́ 07 luglio 2009 alle 17:35

Ancora disagi sulla Milano-Lecco, soppresso un treno

Lecco

Giornata nera anche quella di oggi, martedì 7 luglio, per i pendolari. I treni della prima fascia oraria del mattino hanno infatti subito ritardi dai 20 minuti a un’ora lungo la tratta Lecco-Milano e il convoglio in partenza alle 7.10 da Lecco è stato soppresso. “Si ripetono gli stessi problemi di sempre, nonostante tutti i soldi spesi per il raddoppio” ha spiegato il responsabile del coordinamento pendolari lombardi Giorgio Dahò “Il sistema ferroviario non funziona ed è trascurato a favore di altri investimenti. Quando accadono i disagi non c’è modo di ottenere informazioni, fino a un anno fa era possibile rivolgersi all’assistente di linea, ora i passeggeri non sanno con chi prendersela, le stazioni sono deserte e sui treni spesso non c’è personale”. Questo il comunicato stampa diffuso dal Comitato pendolari.

 

Basta un po` di pioggia... basterebbe un po` di buona volontà

Come purtroppo spesso accade, basta un evento atmosferico più accentuato perchè il sistema dei trasporti, ed in particolare quello ferroviario, vada in tilt.

Ritardi, soppressioni, guasti , le cui cause ultime sono da ascriversi ad assodate incapacità gestionali e alla colpevole indifferenza delle istituzioni preposte a controllare, e non al maltempo, hanno imperversato anche stamattina, 7 luglio 2009. Che sia inverno, estate, primavera o autunno, neve, caldo, temporali la storia è sempre la stessa, ed a rimetterci sono le centinaia di migliaia di pendolari vittime di quella vera emergenza dei trasporti che chi ci governa non vuole affrontare.

Gli eventi atmosferici o gli incidenti non fanno che riprovare e acutizzare una situazione che già ogni giorno rischia la paralisi, in particolar modo nel trasporto ferroviario regionale. Una cosa deve essere ben chiara: non è per causa di un qualche "dio" maligno, ma esclusivamente per responsabilità umana, che gli eventi infausti, più o meno gravi, accadono.

Per tale motivo non desideriamo ascoltare i soliti alibi, dai vertici di Trenitalia, delle ferrovie o da chicchessia. Ancora una volta, siamo ad attendere fatti ed accertamenti delle responsabilità.

Come cittadini non possiamo restare indifferenti di fronte a tale sfacelo istituzionale. Per tale motivo, invitiamo tutti i pendolari a superare lo scoraggiamento ed il senso di impotenza per riprendere la campagna di civile protesta perchè chi ha il potere di intervenire compia il proprio dovere, oppure lasci il posto ad altri più capaci e volenterosi.

 

Giorgio Dahò
Coordinamento dei pendolari lombardi



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