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Scritto Martedì 07 luglio 2009 alle 19:51

Merate: altro che `tagli`, la Giunta rinuncia
a consulenze gratis per quelle a pagamento e
gli atti sono ``secretati``

Merate
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Massimiliano Vivenzio e Annalena Codara


L`accordo sembrava fatto. E la convenienza per il comune di Merate era di tutta evidenza.
L`unica condizione posta dal ragionier Alberico Fumagalli all`invito formale del Sindaco di rivestire l`incarico di consulente per il Comune nella causa intentata dall`impresa di pompe funebri Fratelli Mattavelli era che tale incarico fosse a titolo completamente gratuito. Insomma, la "difesa" tecnica per la collettivit? sarebbe stata a costo zero. Ma questa corrispondenza, cui aveva preso parte anche il segretario dottor Motolese, avveniva nell`imminenza delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale. Il 6 e 7 giugno l`elettorato cittadino ha decretato la vittoria del centrodestra e Giovanni Battista Albani, che aveva proposto al Fumagalli l`incarico di consulente ? passato all`opposizione. Per correttezza istituzionale, il ragionier Fumagalli, in data 10 giugno, scriveva al neo sindaco Andrea Robbiani per riconfermare la propria disponibilit? ad assistere gratuitamente il Comune nella causa che rischia di costare qualche centinaia di migliaia di euro alla collettivit?. Ma da Robbiani non ? mai giunta alcuna risposta. Neppure un "ricevuto". Come mai? La ragione c`?: nello stesso giorno il responsabile del servizio 5, Donato Alfiniti, comandante dei vigili urbani firmava una determina con la quale assegnava l`incarico di consulente al dottor Pierangelo Bonfanti, indicando nella causale il compenso di 3.744,00 euro. Un compenso presumibilmente non definitivo ma legato alla durata della causa. Qualche giorno dopo si ? tenuto il primo Consiglio comunale. E quando Pinuccia Maternini contest? alla nuova maggioranza di aver confermato sei assessori col relativo costo, Andrea Robbiani rispose: abbiamo gi? provveduto a tagliare alcune consulenze. L? per l? parve la solita "sparata" un po` demagogica, che dovrebbe far presa ma alla quale ormai pochi credono. E comunque, una "boutade" senza possibilit? di verifica. Adesso, invece, si ha la certezza che il neo Sindaco ha detto una grossa bufala. Almeno relativamente a questa causa specifica. Da una consulenza a costo zero ? gi? passato ad una a costo (presumibilmente iniziale) di 3.744 euro.
Non sappiamo n? ci permettiamo di esprimere un giudizio sul consulente scelto. Conosciamo invece la professionalit? del ragionier Fumagalli, riconosciuta da amici e avversari (politici, per il brevissimo periodo nel quale ha ricoperto l`incarico di consigliere semplice). Fumagalli, che ha lavorato per parecchi anni all`associazione commercianti e ha diretto la delegazione di Merate, ? un vero esperto e profondo conoscitore da quasi 40 anni, di tutta la legislazione nazionale e regionale che disciplina la materia del commercio fisso e ambulante. La recente "sfida" sui regolamenti che i dirigenti del Comune non se la sono sentita di raccogliere proprio in ordine ai regolamenti sul commercio, conferma l`indiscutibile competenza del professionista e giornalista.
Tuttavia ? nella libera scelta del Responsabile del Servizio decidere per il meglio con l`avallo del Direttore del Comune e della Giunta politica.
Lo sconcerto ? quando il cittadino, nella fattispecie un rappresentante della stampa, chiede di visionare la determina per prendere nota di tutti gli elementi in essa contenuti che motivano la scelta. Si badi bene, ci sono comuni, come Lecco guidato dalla leghista Antonella Faggi che sono davvero case di vetro. Delibere e determine vengono messe sul sito in bell`elenco e in poco tempo sono rese disponibili nella versione integrale. A Robbiate chiunque le pu? trovare nel raccoglitore posizionato nell'atrio del municipio: delibere di consiglio e di giunta, determine dei vari funzionari di servizio e, a richiesta, ne arriva immediatamente la copia. Cos? accade anche a Paderno, a Verderio Inferiore, Superiore, a Brivio. A Merate no. Alla nostra richiesta Annalena Codara, responsabile del servizio personale ha spiegato che l`unico obbligo ? quello di pubblicare sul sito del comune il tipo di consulenza, l`ammontare e il nome del consulente. Per conoscere il resto occorre una risposta scritta e motivata (perch? si intende visionare l`atto pubblico) e poi aspettare che Giunta, Segretario comunale e Responsabile del servizio competente decidano se mettere o no a disposizione le carte. Il colmo ? l`affermazione della signora Codara secondo la quale occorrono almeno due giorni (definiti "tempi tecnici" e previsti da protocollo) per trasmettere la richiesta dal Protocollo all`Ufficio competente. Ovvero per salire una rampa di scale. E poi anche un mese (sempre secondo i tempi istituzionali) per avere la risposta. A nulla ? valso far presente come la circolare Brunetta (quindi del Ministro) inviti, a titolo di "moral suasion" gli Enti locali a consentire la visione di tutti gli atti pubblici a chi ne fa richiesta. E a nulla vale far rilevare che per anni Robbiani ha accusato (a ragione) la precedente Giunta di essere poco trasparente. La richiesta, in assenza del Sindaco fuori Italia per vacanze, ? stata anche sottoposta all`avvocato Massimiliano Vivenzio, nella sua veste di vice sindaco. Ma niente da fare. Anche il legale perugino si ? trincerato dietro il regolamento appena citato dal Segretario limitandosi ad allargare le braccia nel classico gesto: pazienza. Ecco, questo ? il nuovo che avanza.
A ridatece er puzzone.



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