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Scritto Mercoledì 08 luglio 2009 alle 15:30

Pozzi di petrolio: ordine del giorno
della sen.Mazzuconi `Il Governo riveda
l'autorizzazione concessa a Po Valley`

Rovagnate
immagine 17043
La senatrice Daniela Mazzuconi


E’ la prova del 9 della volontà dei senatori lecchesi di maggioranza Roberto Castelli e Lorenzo Bodega di voler difendere sul serio il territorio. La senatrice di Usmate Daniela Mazzuconi, ben nota nel meratese per aver ricoperto la carica di primo presidente di Retesalute, ha presentato un ordine del giorno al disegno di legge 1441 che impegni il Governo a rivedere l’autorizzazione concessa a Po Valley di continuare con le operazioni preliminari di studio che dovrebbero culminare, come confermato da fonti italiane della multinazionale australiana, nell’installazione di due piattaforme petrolifere per sondare l’entità del giacimento. Il provvedimento di legge in materia energetica è tornato al Senato in quarta lettura dopo le modifiche apportate al testo licenziato dalla Camera, prima dal Senato e poi, la scorsa settimana, ancora dalla Camera. La senatrice Mazzuconi ha ben circoscritto l’odg, anziché chiedere che sia vincolante il parere degli Enti locali di tutta Italia, al solo caso Parco del Curone e dintorni. E’ il momento, dunque, di passare dalle parole ai fatti, soprattutto per il vice ministro che sicuramente può influire in maniera determinante sul voto del gruppo leghista al Senato.

 

 

Ecco il testo dell’emendamento in versione integrale

 

TRIVELLAZIONI NEL PARCO DEL CURONE

La Senatrice Daniela Mazzuconi (PD) oggi ha presentato in commissione attività produttive, in occasione del dibattito sul disegno di legge in materia di energia, un ordine del giorno sulla questione delle trivellazioni nel Parco del Curone, dichiarando che la politica deve rispondere con atti concreti ai problemi dei territori e dei cittadini che vi abitano. L`ordine del giorno verrà discusso oggi anche nell`aula del Senato e sarà interessante vedere come si posizioneranno le varie forze politiche.

La Senatrice Mazzuconi auspica un`adesione ampia in modo che il Governo accolga l`ordine del giorno dando così una risposta agli enti locali coinvolti e a tutti i cittadini che si sono così prontamente mobilitati.

 

TESTO ORDINE DEL GIORNO

A.S. 1195

Il Senato,

Premesso che:

- la Società Po Valley Operations Pty Ltd di Roma ha avuto autorizzazione dal Ministero per lo Sviluppo Economico per proseguire la ricerca di idrocarburi su un’area di circa 31 Kmq, che include buona parte del territorio del Parco di Montevecchia e Valle del Curone ed in particolare la valle del Curone  e la Località Fornace di Bagaggera;

- che  all’interno del  Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, già istituito con legge regionale 77/83, è stata riconosciuta dalla Legge Regionale 13 del 7/4/2008 l’area di Parco Naturale, e che pertanto vi sono vietate le attività estrattive, in coerenza con quanto disposto dalla l.394/91, legge quadro dello Stato sulle aree protette;

- che parte del Parco è altresì identificato come Sito di Interesse Comunitario n. IT2030006, e quindi oggetto di tutela da parte dell’Unione Europea nell’ambito di Rete Natura 2000, per l’unicità dei valori naturalistici ivi presenti nel contesto dell’Italia nord-occidentale;

- che detta area protetta nasce da una programmazione di tutela del territorio di almeno 30 anni da parte delle Amministrazioni Comunali e dei cittadini del territorio interessato;

-  che oltre che un luogo di tutela naturalistica il Parco è oggi anche sede di un’agricoltura di qualità e di attività agrituristica, che concorrono all’economia della zona e al mantenimento del paesaggio;

-  che alcuni anni fa l’AGIP presentò un progetto per la realizzazione di un pozzo petrolifero nell’area della Fornace a Rovagnate, progetto che non venne autorizzato a causa delle criticità che produceva nell’ambiente in cui doveva essere realizzato e che venne bocciato dal Ministero dell’Ambiente con un devreto del 6 Giugno 2001;

- che la società Po Valley Operation ha ripresentato progetto analogo denominato “Ossola”, che presenta tutte le criticità già sollevate dal progetto AGIP;

- che il Ministero dello Sviluppo Economico, ignorando le prese di posizione degli Enti Locali, ha concesso alla Po Valley a soli tre giorni dalla decadenza della concessione, che scadeva il 30 Aprile, la riperimetrazione della zona interessata dalle perforazioni e la proroga di altri 16 mesi delle operazioni preliminari di studio e la ridenominazione dell’autorizzazione da “Ossola” a “Bernaga”, chiedendo alla Regione Lombardia l’attivazione della procedura di VIA;

- che le criticità già sollevate per il progetto AGIP sono tutt’ora presenti ed amplificate nel progetto “Bernaga” che più non tiene conto dell’ultima classificazione a “Parco Naturale”;

- che la nuova perimetrazione è collocata per più della metà nel territorio del Parco Naturale;

- che l’attività estrattiva causerebbe un mutamento sostanziale nell’ecosistema e nell’economia agricola di qualità dell’intera zona;

impegna il Governo:

a rivedere la predetta autorizzazione, tenendo conto di quanto espresso dagli Enti Locali (Comuni di Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Perego, Rovagnate, Cernusco Lombardone, Lomagna, Osnago, Sirtori, Viganò), dalla Provincia di Lecco e dal Consorzio di Gestione del Parco, allo scopo di tutelare un’area che rappresenta un polmone in un territorio altamente antropizzato e urbanizzato, considerando altresì il fatto che si tratta di una piccola “isola” collocata al centro della Lombardia, non collegata ai siti tradizionalmente considerati per le estrazioni petrolifere e di gas metano.

 

Mazzuconi, Della Seta



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