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Merateonline > Dossier > Liceo Agnesi
Scritto Sabato 14 novembre 2009 alle 00:24

Merate, ``caso Agnesi``: folla al consiglio
Gheller: Una vicenda strumentalizzata

Merate
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Studenti, genitori, professori hanno partecipato giovedì sera al consiglio d’istituto aperto del liceo Agnesi di Merate voluto per chiarire la situazione venutasi a creare da presunte irregolarità nella gestione del riparto dei fondi e che è sfociata a inizio anno con una grande protesta studentesca.
L’aula magna dell’istituto ha faticato a contenere tutti i partecipanti e forse nemmeno gli stessi organizzatori, in primis i genitori che avevano caldamente chiesto questo consiglio aperto per parlare della situazione del liceo, credevano in un’adesione simile.

 

 

Prima a sinistra la preside Tiziana Tebaldi

 


Se la soddisfazione è stata tanta per le presenze, non lo stesso si può dire per l’atteggiamento tenuto in particolar modo dal provveditore Fausto Gheller che in più di una occasione ha parlato di strumentalizzazione da parte di alcuni professori della vicenda della segretaria, attuata operando una sorta di “manipolazione delle coscienze”. Un presa di posizione che ha scatenato non solamente lo sdegno da parte di genitori e professori ma anche degli stessi studenti.
“Non abbiamo potuto trattenerci dal manifestare la nostra rabbia e il nostro sdegno” ha commentato uno dei rappresentanti di istituto “quando ci hanno accusato di essere stati manipolati dai professori. Quasi non avessimo una nostra testa per pensare. E come noi i genitori. Abbiamo fatto presente che la situazione non è stata facile, lo scorso anno, non solo per i professori o per la stessa Loredana. Anche noi abbiamo faticato a vivere la scuola con il clima che c’era. Uno dei nuovi rappresentanti degli studenti ha ribadito che le cose devono essere chiare una volta per tutte perché se l’anno prossimo la signora Loredana tornerà al liceo la situazione precipiterà di nuovo”.

 

 

Il provveditore Fausto Gheller

 


Il consiglio, che avrebbe dovuto allargarsi anche ad altri temi, in realtà si è concentrato sul caso “segretaria”. Una vicenda che il provveditore ha tentato di sminuire, parlando di strumentalizzazione da parte di un gruppo di professori e di una criticità che sarebbe presto rientrata se non se ne fosse fatto un caso mediatico, dunque gestito fuori dalle sedi opportune.
Dopo un primo tentativo di dirigere la serata su questioni, seppur importanti, ma più generali e ordinarie, il consiglio d’istituto “messo al muro” non ha potuto far altro che parlare della segretaria e del suo allontanamento avvenuto a inizio anno, su sua precisa richiesta e per un periodo determinato.

 

 

Alcuni rappresentanti degli studenti

 


“Quando abbiamo visto che si tentava di sviare l’argomento abbiamo chiesto a chiare lettere che ci venissero spiegate le azioni messe in campo dal provveditorato per gestire la vicenda” hanno spiegato alcuni rappresentanti dei genitori “le carenze sulla gestione sono state messe in luce ma il provveditore a nostro parere è stato molto sul vago e soprattutto sulla difensiva. Così come la preside Tiziana Tebaldi che, solamente alla fine e su sprone di uno studente, ha preso la parola dicendo che si allineava a quanto affermato dal provveditore e che ora le cose stavano marciando nel verso giusto”.
Voci di corridoio, infatti, parlano di un ritrovato clima di serenità all’interno dell’istituto e in particolar modo nell’ala segreteria dove il nuovo dirigente della gestione amministrativa pare aver instaurato un buon rapporto con professori e colleghi.
“Il provveditore non ci ha però fornito tutte le risposte che abbiamo chiesto” ha proseguito un genitore “e ci ha detto che ci sono organismi preposti alla valutazione e al giudizio. Nessuno vuole giudicare, infatti, e non ci interessa la vicenda personale della persona in questione. Noi però vogliamo capire come abbia agito e sta agendo la scuola in questo contesto. Riteniamo che si sarebbero potuti prendere provvedimenti a suo tempo, così da evitare questi livelli. La protesta di fronte ai tentativi di Gheller di minimizzare è stata abbastanza evidente anche perché a nessuno è piaciuto sentirsi dire che siamo facilmente manipolabili e soggetti a strumentalizzazione. Noi vogliamo capire questa persona che aveva delle responsabilità come ha agito e quali disagi ha arrecato alla scuola. Il provveditore ha poi tenuto a sottolineare che la scelta dell’allontanamento è venuta dalla stessa Loredana”.

 

 


Su errori di gestione, alcuni dei quali rilevati dalla prima ispezione, Gheller ha ammesso sia l’esistenza sia il fatto che siano stati sanati mentre poco o nulla ha detto sugli esiti della seconda.
“Non ci è piaciuto questo discorso formale e molto burocratico che ci ha fatto” hanno concluso i genitori “Abbiamo chiesto di poter vedere i risultati della seconda ispezione e stiamo aspettando di capire in quale modo. Certo è che noi genitori ci siamo fatti una nostra idea dell’accaduto ma non accettiamo di essere bollati come persone soggette alla manipolazione da parte di un gruppo di insegnanti, diciamolo pure, un po’ sessantottini”.
La vicenda ora avrà i suoi strascichi giudiziari ma resta da capire se il clima all’interno dell’istituto, ora ritornato sereno, potrà essere tale anche per i prossimi anni, e non mesi, a venire.



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