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Scritto Venerd́ 20 novembre 2009 alle 18:22

``Rapporto immigrazione``: gli interventi
di Motolese, Gheller, Valassi e Boscagli

Lecco

Molti gli interventi che questa mattina hanno arricchito la presentazione del 10° rapporto sull’immigrazione.

 

Dott.ssa Laura Motolese, vice prefetto aggiunto e dirigente dello sportello unico immigrazione

“In questi anni le presenze straniere sono cresciute con una chiara tendenza alla stabilizzazione sul territorio provinciale. Ma è importante sottolineare che nel numero delle presenze non soltanto si entra ma si esce nel momento in cui si ottiene la cittadinanza (dopo un matrimonio o la residenza legale per 10 anni). Nell’arco degli ultimi 5 anni sono circa un migliaio gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza ma non si sono azzerate le problematiche, queste persone sono portatrici di bisogni che permangono anche dopo l’acquisizione della cittadinanza. Inoltre è importante che questo fenomeno sia seguito con particolare attenzione relativamente alle nuove generazioni che potrebbero generare problematiche ancora più delicate” ha esordito il vice prefetto, sottolineando anche l’importanza di un ritorno a una gestione unitaria del fenomeno “Nel nostro territorio è presente una molteplicità di iniziative e di progetti, il rischio è quello di una dispersione delle risorse. Un fenomeno così importante come quello migratorio deve essere riportato alla pubblica amministrazione che deve gestirlo, poi magari ci si può anche rivolgere al volontariato ma occorre una visione d’insieme”.

La dott.ssa Moltese ha inoltre illustrato il progetto di sostegno dell’amministrazione provinciale ai minori stranieri non accompagnati (problematica che è un “nervo scoperto di molte amministrazioni comunali”) che ha ottenuto anche un sostegno economico concreto da parte del Marocco e che è d’importanza fondamentale per la prevenzione di fenomeni di devianza legati all’età adolescenziale e allo sradicamento.

 

 

 

Fausto Gheller dirigente dell’ufficio scolastico provinciale

Positivo anche il giudizio del dirigente dell’ufficio scolastico provinciale fausto Gheller: “Credo che la scuola stia rispondendo bene a questo fenomeno e non abbiamo registrato problematiche particolari legate all’immigrazione ma si parla piuttosto di problematiche comuni della scuola. I ragazzi si integrano, un risultato che si può vedere quotidianamente e che ci rende orgogliosi. E’ inoltre un punto d’onore per la scuola che senza preparazione specifica per gli insegnanti e senza risorse aggiuntive sta riuscendo a farsi carico di determinate problematiche”.

 

Vico Valassi presidente della Camera di Commercio

Il dott. Valassi, presidente della Camera di Commercio ha sottolineato l’aumento significativo degli immigrati a intraprendere attività imprenditoriali, sebbene anche gli immigrati abbiano risentito della difficile congiuntura economica che ha portato nel terzo trimestre del 2009 a un calo della produzione, del fatturato e degli ordini superiore al 7% rispetto al 2008.

Al settembre 2009 sono circa 3,9% gli stranieri presenti tra gli imprenditori, una percentuale che tende alla crescita (negli ultimi due anni sono aumentati del 13,2%, dato che è il più alto della Lombardia).

Il 56% degli imprenditori ricopre la carica di titolare; al primo posto ci sono gli imprenditori provenienti dal Marocco (233 unità) seguiti da Romania e Egitto. I principali settori sono quello delle costruzioni seguito dal commercio e dal manifatturiero. Mentre disoccupazione e irregolarità sono al di sotto della media regionale.

L’intraprendenza dei cittadini stranieri emerge soprattutto nel comparto artigiano e delle costruzioni che rappresentano anche una risorsa per l’occupazione.

Interessante anche il dato sull’imprenditoria femminile che è in crescita e costituisce circa il 3%.

E’ in crescita anche la fiducia degli imprenditori nei confronti del lavoratore straniero. “E’ chiaro che il processo non è semplice – ha concluso Valassi – ma gli stranieri si stanno gradualmente conquistando degli spazi, le difficoltà sono molte ma possono essere agevolate da una conoscenza della realtà. Complessivamente sono abbastanza ottimista: bisogna superare questa fase difficile e credo che stando insieme sia molto più facile”.

 

 

Giuglio Boscagli, Fausto Gheller e Antonio Conrater

 


Giulio Boscagli assessore regionale alla famiglia e alla solidarietà sociale

Volto ha sottolineare il generale ottimismo relativamente al fenomeno è stato anche l’intervento conclusivo dell’assessore regionale Giulio Boscagli, che ha sottolineato anche l’importanza delle politiche per l’immigrazione: “Ho riscontrato una discrepanza assoluta tra il quadro emerso questa mattina e quello generalmente fornito dai media, i problemi innegabilmente ci sono ma mi sembra che prevalga l’ottimismo. Colpisce soprattutto il sano realismo lecchese che preferisce il fare alle chiacchiere e che si adopera perché i percorsi di convivenza siano sempre migliori. L’immigrazione ha messo in crisi il nostro concetto di welfare ma è una sfida che non possiamo non cogliere: l’immigrato è una persona con un progetto di vita, di lavoro, di miglioramento delle proprie condizioni e le politiche devono partire da quest’idea”.

L’assessore ha quindi concluso illustrando i progetti portati avanti dalla Regione e sottolineando l’importanza delle politiche rivolte all’immigrazione adolescenziale “tema delicatissimo su cui si gioca il futuro del nostro paese (non a caso Francia e Inghilterra hanno avuto problematiche sociali legate alla seconda e alla terza generazione)” e alla problematica dell’affidamento dei minori “che sta dissestando i comuni”. “Sono grandi sfide – ha concluso l’assessore – ma il paese ne ha affrontate di maggiori”.

 

Marta Mazzolari



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