Una vita avventurosa, tra i cieli e la terra. Prima arruolato nell`aviazione iberica, dopo un corso da motorista a Capua, poi in forza all`esercito durante la seconda guerra mondiale e infine, abbandonata la divisa e raggiunta l`et? pensionabile, sulle strade del territorio in sella alla bicicletta, sua grande passione. Gino Bonfanti, 94 anni, nativo di Sabbione, si ? spento nella sua abitazione di Via San Vincenzo a Merate. Nell`ultimo periodo, sempre vigile e allegro, aveva dovuto fare i conti con la salute che, ormai, gli aveva ridotto notevolmente la mobilit?.
VIDEO (girato dal figlio Maurizio)
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Classe 1915, Gino era nato a Imbersago, per la precisione a Sabbione, figlio di un agricoltore e di un`ex commerciante. Nel 1936 avviene il suo ?incontro? con gli aerei e inizia la carriera arruolandosi volontario sui mezzi militari dopo un corso di 9 mesi a Capua. Poco dopo fa richiesta per un trasferimento all`aereoporto di Bresso che gli viene concesso. Dalla Spagna c`? la convocazione per due motoristi: Gino non si lascia scappare l`occasione. Dal 10 giugno del 1940 all`8 settembre del 1943 prende parte alla seconda guerra mondiale. Viene mandato a Saragozza presso lo Stormo e inviato a bombardare Guadalaiara e altre citt? vicine.
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Gino davanti a uno dei suoi bolidi |
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Al termine del conflitto, dopo la grande festa a Madrid con tutti gli italiani, riceve diversi riconoscimenti tra cui tre croci al merito, una medaglia d`argento e una di bronzo conquistata il 5 gennaio del 1949 per la ?partecipazione a numerose azioni di guerra e ad incursioni dimostrando notevole ardimento?. In patria lavora per un`officina della zona: ha una moglie in attesa e un padre malato da mantenere con mille lire al mese. Poi ? di nuovo in un aereoporto a Cameri, vicino a Novara. A malincuore si ritira in pensione: ? il 28 agosto del 1971, giorno del suo compleanno.
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Da quel momento si dedica ai suoi hobby: i funghi e la bicicletta. Alle passeggiate in montagna alterna i sali-scendi in sella alla due ruote che gli regalano altre medaglie e riconoscimenti tra cui il brevetto cicloturistico del passo della medola (metri 363 km 20.6) e il brevetto appenninico dei nove colli, trofeo mauro venturi.
Una vita sempre in prima linea quella di Gino, detto l`aviatur, che ora alla veneranda et? di 94 anni ha compiuto l`ultimo suo viaggio in cielo.
S.V.