Con il mese di novembre sta terminando la stagione dei funghi, un periodo di raccolta molto lungo che parte in primavera con le spugnole e termina proprio in questi giorni con i ricercati chiodini.
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Come ci ha spiegato il capo delle guardie ecologiche Sergio Limonta, il nostro Parco del Curone ? ricco di funghi per tutti i cercatori che amano svegliarsi presto la mattina per tornare a casa con un ricco bottino. ? Le condizioni per la crescita dei funghi sono una buona dose di umidit? del terreno ma anche la temperatura giusta che non deve essere troppo calda o troppo fredda?.
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Nel Parco ci sono varie specie: la pi? ricercata ? quella dei chiodini ma sono presenti anche il boletus e l'amanita cesarea che si dice derivi il proprio nome dagli imperatori romani che lo chiamavano ?cibo degli dei' per la sua prelibatezza, e che sembra una piccolo uovo sodo.
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? I funghi crescono un po' dappertutto? continua Limonta. ? Ogni fungo poi ? associato a certe specie di alberi. Ad esempio il leccinum cresce prevalentemente sui lecci e il boletus sulle conifere, sulle pinete ma anche i castagni, i noccioli e le quercie. A seconda di dove crescono i i funghi assumono diverse caratteristiche. Anche il chiodino ad esempio cresce su tutte le piante ma quello della robinia ? diverso da quello della rovere?.
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Ovviamente i cercatori inesperti possono incappare in specie velenose e Limonta ? ben chiaro nel suo consiglio: ?Se non si conosce la specie ? meglio non toccare il fungo, ce ne sono alcuni molto simili fra loro e pu? essere sempre difficoltoso capire con quale si ha a che fare?.
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La ?caccia al fungo' ? aperta a tutti gli appassionati e anche ai curiosi che si avvicinano a questa attivit? per la prima volta, basta ricordarsi che non si possono raccogliere pi? di 3 kg a testa!
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Sara Pinotti
Servizio fotografico a cura di Giorgio Badaini