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Omicidio-suicidio. E' ormai questa l'ipotesi pi? accreditata per spiegare la tragedia di Annone Brianza. Gli investigatori non hanno ancora reso dichiarazioni ufficiali, in attesa del completamento dei rilievi da parte della ?Scientifica? e dell'Anatomopatologo. Ma tutti gli elementi disponibili propendono per questa ipotesi. I fatti potrebbero essersi svolti cos?. Ieri, domenica, nel tardo pomeriggio, Vincenzo Ratti, 68 anni e la moglie Doris Tonoletti hanno una discussione.
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La Trafilacciai, ditta di propriet? dei coniugi Ratti sino al 2004 |
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L'uomo ? sofferente, dicono afflitto da una forma depressiva che stava curando con farmaci specifici ritrovati dagli investigatori in casa, in Via Provinciale 17, sopra un capannone industriale e di fronte all'azienda in cui lavorano i tre nipoti. In casa non c'? l'unica figlia della coppia, adottata. La discussione degenera, l'uomo prende un coltellaccio da cucina o comunque una grossa arma da taglio e colpisce con violenza la moglie al capo. La poveretta stramazza a terra in un lago di sangue. Resosi conto di quanto aveva fatto, il marito sale sul tetto dell'abitazione e si butta nel vuoto. Morir? sul colpo. Questa mattina, luned?, attorno alle 7,30 il primo operaio della Trafilacciai Snc, l'azienda vicina all'abitazione della coppia scorge il corpo senza vita steso a terra del Ratti. Chiama aiuto e avverte subito i carabinieri.
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I militari della vicina stazione di Oggiono si precipitano ad Annone, entrano in casa e in cucina rinvengono anche il corpo della donna. In poco tempo arrivano i sanitari e una squadra della ?Scientifica? della Polizia di Stato. Nel frattempo l'ingresso alla strada privata viene interdetto con i cordoni di sicurezza. Sul luogo della tragedia arrivano il comandante dei nuclei operativi colonnello Giorgio Mameli e il capitano Santacroce della Compagnia di Merate, competente per territorio. Per lunghe ore gli investigatori mantengono il riserbo pi? stretto. Risalendo attraverso il nome della ditta individuale riusciamo a fornire le generalit? della donna. A lei, infatti, era intestata la D.T .R. di Doris Tonoletti, nata a Merca, in Somalia, il 14 settembre 1939. La ditta si occupava della trafilatura a freddo del ferro e dell'acciaio.
L'attivit? ? proseguita fino al 2005 quando ? cessata. La coppia aveva continuato ad abitare nell'alloggio sopra lo stabile sociale. Ieri mattina marito e moglie erano stati visti da alcuni vicini. La lite deve essere scoppiata nel tardo pomeriggio. Increduli i pochi residenti della zona che ? a maggior concentrazione produttiva. Tutti concordano nel definirla una coppia felice. Sembra anzi che avessero programmato una vacanza da fare a breve.
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Il tenente colonnello Giorgio Mameli del comando provinciale dei Carabinieri di Lecco intervenuto sul luogo della tragedia |
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Recentemente era morto il loro cane ma gi? avevano detto di volerne comperare un altro. La figlia adottiva lavora in un supermercato della zona; la nipotina era spessissimo a casa dei nonni. Tutti parlano di due brave persone, sempre educate e cordiali. Doris Tonoletti ha una sorella che vive in Germania. Una decina d'anni fa era morta la loro mamma, una persona che in paese era molto conosciuta. Le due donne si vedevano frequentemente insieme in un bar di Oggiono dove Doris col marito avevano vissuto per un periodo della loro vita prima di trasferirsi ad Annone.
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L`arrivo del carro funebre |
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Il corpo di Vincenzo Ratti ? stato trasportato gi? a met? mattina all'obitorio del Manzoni di Lecco. La causa del decesso era apparsa evidente: una frattura mortale dovuta alla caduta da almeno sei metri d'altezza. Il dottor Paolo Tricomi, dirigente di anatomopatolgia del presidio di Germanedo ha effettuato un'ispezione esterna sul corpo di Doris Tonoletti per accertare le cause della morte. Come dicevamo, indiscrezioni al momento non confermate, parlano di un colpo inferto con una grossa arma da taglio.
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L'indagine, condotta dai carabinieri, ? coordinata dal sostituto procuratore della repubblica di Lecco dottoressa Rosa Valotta.
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Gloria Crippa
Marta Mazzolari
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