Medicina nuova; Endoscopia nuova (idonea per sedare il paziente) con tre moderne colonne endoscopiche da acquistare mediante gara entro ottobre; sei sale operatorie in fase avanzata di realizzazione (consegna autunno) di cui una attrezzata con strumentazione ipertecnologiche, identiche a quelle del nuovo ospedale di Vimercate (che ha fatto da capocommessa); Rianimazione completamente ristrutturata con nuove attrezzature. Quando 6-7 anni fa fu progettato l'intervento sugli ultimi due piani del blocco C si stanziarono 600mila euro. Servivano per rifare gli arredi. Ora si stanno spendendo 4 milioni di euro solo in apparecchiature tecnologiche.
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?E volete che si metta anche solo in discussione la mission del Mandic quando si investono tanti soldi non solo nei muri, quelli possono sempre essere utilizzati diversamente, ma nelle attrezzature delle sale operatorie il cui costo ? di quasi 600mila euro per ciascuna sala operatoria??
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Il direttore generale Ambrogio Bertoglio |
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Ambrogio Bertoglio, parte seconda. ?Entro fine anno avremo il nuovo blocco operatorio e la Rianimazione ai livelli 6 e 5 del padiglione chirurgico (pad. C). Nel frattempo sono stati assegnati i lavori del lotto 2, spesa 6 milioni di euro, aggiudicatario dell'appalto l'Associazione temporanea d'impresa tra il gruppo Santini di Trento e Gesta Spa di Cavriago. L'intervento riguarda il 4? piano del padiglione ?Terzaghi che sar? destinato ad area degenza e area day hospital di Psichiatria, il 1? piano dello stesso che ospiter? i 12 posti sviluppabili fino a 20 del Centro Assistenza limitata (CAL) per Emodialisi e il 5? piano del padiglione Villa che servir? a Pneumologia acuta?. Dall'Inrca di Casatenovo per? arriveranno 60 posti letto anzich? i 30 previsti. La novit? ? davvero grossa. L'obiettivo iniziale infatti era di trasferire 30 letti al Mandic e lasciarne 30 in Via Monteregio; ma ? stato giudicato antieconomico. Troppi doppioni di costo. Quindi si ? pensato di trasferire tutti i letti operativi, una sessantina, a Merate.
L'arrivo in blocco della Pneumologia acuta, riabilitativa e subintensiva dall'Inrca avr? altri riflessi positivi?
??Certo, favorir? ad esempio l'acquisizione della Risonanza Magnetica, che a Merate manca, se si esclude l'apparecchio mobile che arriva una volta la settimana. Aggiungo che stiamo gi? lavorando su questo fronte. Puntiamo a siglare quanto prima un'intesa con un ?service? che metta a disposizione l'apparecchiatura. Le prestazioni pi? sofisticate saranno erogate dall'equipe ospedale mentre il ?service? potr? operare nel segmento delle articolari. Confidiamo entro fine anno di arrivare a dotare il Mandic anche della Risonanza Magnetica?.
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Pronto soccorso, a che punto ? l'osservazione breve?
?Ci stiamo lavorando. Si tratta di un primo passo, 2-3 letti per mantenere costantemente sotto controllo il paziente, il cui quadro clinico necessita di una prolungata osservazione. Oggi o si viene dimessi o si viene ricoverati. Per lo pi? ricoverati. Spesso per? questi ricoveri si rivelano eccessi di scrupolo. L'ulteriore filtro dell'osservazione breve ridurr? buona parte di questa tipologia di ricoveri consentendoci cos? di recuperare risorse da destinare proprio al potenziamento del servizio di pronto soccorso?.
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Altri progetti sperimentali?
?Due almeno, entrambi con General Electric. Uno riguarda la dotazione a ciascun medico di base di un Ecocardiografo, meglio Ecoscopio capace di trasmettere immagini via web all'ospedale e ritorno in modo da aumentare la capacit? diagnostica del medico di famiglia senza far spostare il paziente. Il sistema ? gi? stato sperimentato positivamente nel presidio. L'altro riguarda la sperimentazione del servizio di telemedicina, un metodo che consente di gestire meglio i parametri del paziente che sta a casa e che lo ?guida? ricordandogli i diversi controlli cui deve sottoporsi. Utilissimo nei pazienti cronici la telemedicina favorisce l'assistenza domiciliare efficace. Entro fine anno sperimenteremo il servizio con una quarantina di pazienti. Poi dal 2011 saranno qualche centinaio ad essere assistiti a casa?.
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Fin qui le novit? ?dentro? il presidio. Ma i problemi di accesso che da 40anni affliggono l'ospedale senza che nessuna Amministrazione comunali abbia mai tentato neppure di risolverli?
?Dite bene. Dentro compete a noi, fuori ad altri. Il progetto di cui si parla da tempo, la Cittadella della salute, ha bisogno di un ente capofila che deve essere il Comune di Merate. Il capofila convoca il Tavolo tecnico attorno al quale si devono sedere senz'altro la Regione , che detiene la propriet? del patrimonio, poi noi, l'Asl e la Provincia se interessata. Si pu? lavorare bene perch? da parte nostra c'? piena disponibilit? a fare quanto serve e penso che anche l'Asl abbia tutto l'interesse a concentrare in un unico punto i propri servizi oggi sparsi dentro l'area ospedaliera e a Cernusco, col distretto. Noi nel frattempo abbiamo preparato il progetto per fare entrare i dipendenti da Via San Vincenzo. Con un sistema di telecamere che puntano le targhe, i dipendenti potranno entrare liberamente e facilmente; ma resta da risolvere innanzitutto la questione del percorso dei mezzi di emergenza-urgenza che oggi accedono al Mandic assieme al personale, ai parenti, ai fornitori e ai soliti furbi. Come ho detto, per?, spetta al Comune di Merate farsi parte diligente di organizzare il tavolo. Noi siamo pronti a sederci?.
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2/segue
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