25.600 insegnanti in meno nell`anno scolastico 2010/2011; altri 19.700 tagli nell`anno 2011/2012. A tanto ammonta la “sforbiciata” della riforma Gelmini. Sono stime fornite dal Ministero dell`Istruzione. Il 90% dei finanziamenti statali destinati alla scuola privata, frequentata dal 9% degli alunni. A fronte di dati come questi non dev`essere stato semplice presentarsi da senatore leghista davanti a una platea di insegnanti e operatori scolastici “irrequieti”, nella sala consiliare di un paese amministrato dal centrosinistra, in occasione di un convegno organizzato dal coordinamento dei circoli del Partito Democratico del circondario meratese. Eppure il senatore Mario Pittoni, friulano, l`ha fatto. Venerdì sera ha risposto all`invito del suo omologo del PD, il senatore Antonio Rusconi, è arrivato da Udine e gli si è seduto a fianco. Entrambi capigruppo in senato, i due politici si conoscono da anni. La serata ha avuto una risposta di pubblico importante. Più di cento le persone in sala consiliare: insegnanti di vario grado, dirigenti scolastici, sindaci del circondario, semplici cittadini. Un gruppetto di leghisti col foulard verde al collo ha preso posto nelle ultime file e per tutta la serata ha mantenuto un contegno irreprensibile, anche durante i momenti di più sentita contestazione da parte del pubblico nei confronti del loro rappresentante in senato. Persona pacata, il senatore Pittoni ha giocato quelle che sembrano essere le carte della nuova Lega di governo: sorriso, toni bassi e puntualità nelle risposte. La serata si è aperta con la lettura, da parte dell`attore Claudio Corbetta, di alcune pagine di Stefano Benni e Michele Serra intorno all`attuale situazione della Scuola Pubblica.
In prima fila da sinistra l`assessore di Osnago Daniele Lorenzet, il sindaco di Osnago Paolo Strina, il sindaco di Robbiate Alessandro Salvioni e il capogruppo di Merate del PdL Ernesto Sellitto |
Nell`intervento successivo i due dirigenti scolastici Giordano Cereda e Claudio Rosato hanno presentato la neonata Associazione Scuole Autonome del Lecchese (ASAL), a cui a partire dal Dicembre 2009 hanno aderito ben 44 istituti su 49. “La situazione è critica. – ha spiegato Cereda – 8.000.000.000€ di tagli. Azzerati i finanziamenti per il funzionamento spicciolo degli istituti. Per manutenzione e materiale didattico ci hanno lasciato la possibilità di utilizzare gli avanzi dei fondi per le supplenze, che sono già insufficienti.” “I tagli investono soprattutto le categorie disagiate. - ha aggiunto Rosato – Stranieri, portatori di handicap, ragazzi con difficoltà di apprendimento avranno a loro disposizione un numero inferiore di insegnanti di sostegno. Per quanto riguarda l`inglese non avremo più insegnanti specializzati, ma personale formato con un corso di lingua di 50 ore. E` vero, l`Europa ci dice che siamo in tanti e che i tagli vanno fatti. Ma i risparmi vanno riallocati.” Il senatore Pittoni ha spiegato che nella riforma sono previsti dei test per valutare la reale preparazione degli insegnanti: “Sappiamo che in alcune parti d`Italia crediti e titoli si acquisiscono con maggiore facilità e che i voti vengono assegnati con una generosità particolare. Le graduatorie ne risentono. Per questo vogliamo istituire il “domicilio lavorativo”, con test in loco. Se un insegnante del sud vuole venire a insegnare in Lombardia la sua preparazione sarà valutata da una commissione lombarda, allo stesso modo di un insegnante residente in Regione. E` la maniera anglossassone. Là hanno abolito il valore legale del titolo di studio: devi dimostrare quello che vali, che sai. Questo snellirà le graduatorie e permetterà una assegnazione degli incarichi più tempestiva. E` vero, al nord ci sono tagli. Ma al sud sono doppi, perchè là la situazione è ancora peggiore. E` il sud che ha portato la scuola italiana al collasso.”
“ La Germania è governata dal centrodestra, - ha esordito il senatore Rusconi – e hanno messo lì 10 miliardi di euro nuovi nuovi per la scuola. Lo stesso hanno fatto i Francia. E` che lì hanno capito che la conoscenza è il vero petrolio del futuro. La commissione Attali, sempre di centrodestra, ha indicato come esempio da seguire l`India, che sta puntando tutto sull`istruzione pubblica. La riforma Gelmini non ha alcun pensiero alla base, è fatta solo in funzione della necessità di risparmiare. Si può dire che l`ha fatta Tremonti. Qui sono state fatte riforme scolastiche da una legge finanziaria. Senza emendamenti. Almeno la precedente riforma, quella di Letizia Moratti, aveva alla base un pensiero, seppur contestabile, ma pur sempre un pensiero. Qui siamo al taglio orizzontale, indiscriminato. Il 20% in tutte le scuole. Virtuose o non virtuose. Come per il patto di stabilità per i comuni. E la scuola del lecchese com`è? E` una scuola dove si spreca? Non mi sembra proprio. Tagliare il personale del 20% significa colpire al cuore gli istituti lecchesi che lavorano per formare i nostri giovani. E tagli come questi sono previsti i maniera progressiva fino al 2012. Forse non ci si ricorda che i tagli alla scuola sono stati approvati proprio in concomitanza di due enormi stanziamenti governativi: i 4 miliardi di euro e per Alitalia e i 2 per l`abolizione dell`ICI sulla prima casa.”
I dirigenti scolastici Claudio Rosato e Giordano Cereda e l`attore Claudio Corbetta |
Gli interventi, le domande del pubblico non si sono fatte attendere. “Sono un`insegnante dell`Università Milano Bicocca. Un`università virtuosa, certo. Fino ad ora. Perchè i tagli ci metteranno in ginocchio. Perchè tagliare a noi? Esistono università del sud e del centro con una situazione finanziaria che da anni è disastrosa. Perchè non si interviene adeguatamente lì, caso per caso? Una risposta io ce l`ho: è perchè il Governo e il ministro non hanno alcun interesse a fare tagli ad hoc, perchè in questo modo andrebbero a toccare centri di potere e di voti. Allora per raccattare soldi si sceglie la via più facile, non federalista, che è quella di tagliare a tutti.” “Chi fa politica, - ha risposto il senatore Pittoni – sa che i tagli importanti si possono fare solo nei mesi immediatamente successivi al voto, quando c`è ancora un innamoramento da parte degli elettori. Non abbiamo avuto il tempo tecnico di verificare caso per caso. Personalmente sono d`accordo con lei. Questi tagli sono barbari, ma quando faremo il federalismo fiscale, quando l`amministratore potrà spendere solo le risorse che riesce a raccogliere sul territorio, allora vedremo chi saprà essere veramente responsabile. La situazione in Italia è a un punto di svolta. Le differenze tra nord e sud sono andate ingrandendosi anno dopo anno. Il federalismo fiscale è la risposta.”
Antonio Rusconi e Mario Pittoni |
Duro, circostanziato e sentito l`intervento del sindaco di Osnago Paolo Strina, presente tra il pubblico: “Ma con tutto questo bisogno di trovare soldi qualcuno vuole muoversi per intervenire sulle rendite finanziarie? Il 12% di tassazione è uno scandalo. Gli speculatori ci marciano. Il federalismo? Va bene, ma facciamolo. Che sia la panacea per tutti i mali del Paese lo sento dire da anni. Nel 2001 mi era stato detto come sindaco che avrei incassato il 6% del gettito IRPEF. Vuole sapere quanto incassiamo realmente oggi? Il 2,8%.”
La serata si è conclusa con i ringraziamenti al coraggioso e disponibilissimo senatore della Lega Nord Pittoni. Una serata di confronto serrato dunque, civile ma non edulcorato, con relatori che rivestono ruoli di primissimo piano nella politica nazionale e che per una volta dimostrano in concreto rispetto e ascolto reciproco. Un dibattito sul territorio e nel territorio, con insegnanti e amministratori locali. Niente a che spartire coi talk-show televisivi. Proprio niente.
Massimo Colombo