L`allarme l`ha lanciato il sindaco di Airuno Adele Gatti nel corso della assemblea distrettuale dei sindaci di gioved? sera: il bilancio sociale del comune rischia di affossare qualunque altra possibilit? di spesa a causa dell`emergenza minori. Il ricovero nelle comunit? protette, estrema ratio scelta dal magistrato con decreto ingiuntivo, rappresenta un vero e proprio salasso per qualsiasi realt? ma quando, in un paese come Airuno, nel giro di pochi mesi i casi diventano 5 (4 minori pi? una madre), la situazione si fa davvero drammatica. E allora gli amministratori si trovano a dover trovare capitoli di spesa da cui tagliare per risicare qualche migliaio di euro oppure a richiedere l`aiuto del circondario.
La situazione, stando ai primi dati raccolti da Retesalute, approssimativi ma comunque realistici, i 36 minori del distretto ricoverati in comunit? (esclusi i casi di affido) costano poco meno di un milione di euro. In particolare 839mila se ne vanno per una trentina di utenti ricoverati per tutto il giorno mentre circa 10mila servono per 6 minori inseriti nel progetto ?Terra di mezzo?. A conti fatti la spesa stimata ? di 850mila euro dove circa il 60% ? sostenuto dal fondo di solidariet? e il resto direttamente dalle casse comunali. Si pu? bene immaginare cosa succede quando i casi da assistere aumentano e, parallelamente, si abbassa l`et? media. Perch?, infatti, un altro problema ? rappresentato dall`et? dei minori: dovendo, per legge, provvedere al ricovero di questi ragazzini fino ai 18 anni, i comuni si trovano a doversi sobbarcare spese che non sono temporanee o di qualche mese ma proseguono per anni.
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Se Airuno soffre, non stanno di certo meglio gli altri. A Olgiate il preventivo parla di 135mila euro da reperire, 90mila euro servono a Merate e cos? via. Osnago si trova a dover fare i conti con la scelta di un magistrato di prolungare, vista la gravit? della situazione, l`assistenza di un giovane in carico al comune sino a 21 anni. Sembre a Olgiate da due anni 4 minori sono ricoverati in comunit? e lo saranno sino alla maggiore et?. A Verderio il caso di una ragazza madre ricoverata con il bambino ? arrivato a costare sino a 150 euro al giorno e quello di un utente assistito in Piemonte, per la mancanza di strutture adatte in tutta la Lombardia, raggiunge i 200 euro al giorno senza contare i viaggi dell`assistente sociale e della tutela minori di Retesalute per verificarne le condizion. A questi vanno aggiunti tutti gli interventi di ?prevenzione? o di assistenza messi in atto dai servizi sociali per rendere la piaga famigliare il pi? contenuta possibile (pagamento della retta degli asili nido, sostegno per la frequenza alla materna a tempo pieno onde evitare i tempi morti e soli del bambino,...) e che non sono compresi nelle quote erogate dal fondo sociale. Insomma tutta una serie di spese di cui il comune si fa carico e che negli anni vanno aumentando.
E una situazione che si fa sempre pi? insostenibile.
Per questo l`assessore ai servizi sociale di Olgiate Molgora, Ambrogio Sala, ha proposto di chiedere alla Regione, a nome di tutti i distretti della Provincia, di prendersi in carico la gestione dei rimborsi da erogare per i minori. ?Noi continuiamo a gestire i servizi mentre la parte economica dei rimborsi gi? stanziati se la gestisce la Regione?.
Nel prossimo consiglio di rappresentanza, Felice Baio presenter? questa istanza nella speranza di trovare i favori di tutti i distretti e poter poi accedere in Regione forti di un consenso unanime.
S.V.