L`esenzione dall`ICI sulle “abitazioni principali”, sulle relative pertinenze e sulle “abitazioni concesse in uso gratuito a parenti” è esecutiva dal Gennaio 2008, e le amministrazioni locali hanno cominciato a sentirne gli effetti già lo scorso anno. Il sindaco di Lomagna Stefano Fumagalli ha voluto aggiornare la cittadinanza a proposito nel corso del consiglio comunale svoltosi giovedì sera: “Il minor gettito ICI nel nostro comune è ammontato a 339.033,14€ per il 2008 e a 343.034,80€ per il 2009. La cifra del 2009 è stata certificata da noi per dimostrare che il numero delle persone che hanno diritto all`esenzione ICI è in aumento. Ciò è prevedibile: la popolazione, semplicemente, aumenta. E i servizi da erogare pure. Lo Stato Italiano invece considera `immodificabile` la cifra del 2008, e a quella si riferisce anche per i rimborsi degli anni successivi. Intanto i trasferimenti erariali che avrebbero dovuto ripianare il buco sono arrivati solo parzialmente: mancano 34.713,12€ dei 339.033,14€ del 2008. Noi abbiamo intenzione di continuare a mandare alla Prefettura di Lecco le nostre certificazioni anno per anno. Chissà che qualcuno si accorga che il disavanzo aumenta. I ritardi dei trasferimenti erariali ci costringono a utilizzare il nostro avanzo di bilancio non per finanziare e migliorare i servizi, ma per far quadrare il bilancio. Tengo a informare la cittadinanza di come stanno andando le cose.”
Fabio Vigorelli |
Dopo la comunicazione del sindaco si è passati a considerare le interpellanze del gruppo di minoranza “Progetto Lomagna” rappresentato in aula dal capogruppo Fabio Vigorelli e dal consigliere Irio Tiezzi. La prima ha riguardato alcuni importanti rilievi circa i lavori di manutenzione straordinaria della “Villetta” in Via Martiri della Libertà: alcuni cittadini hanno fatto presente che l`edificio – di “particolare pregio storico e architettonico” - sarebbe stato alzato sembrerebbe senza le dovute autorizzazioni durante i lavori. Per legge la suddetta categoria di edifici di pregio non ammette interventi come la sostituzione dei muri perimetrali, l`alterazione degli elementi ornamentali e costruttivi e più in generale la modifica della stereometria dell`edificio. L`Ufficio Tecnico interrogato sull`innalzamento dai consiglieri di minoranza ha risposto che si trattava di un effetto ottico dovuto al fatto che prima il tetto era collassato. Nell`interpellanza presentata giovedì sera i consiglieri di minoranza hanno aggiunto nuovi elementi a sostegno dell`ipotesi “innalzamento”: le fotografie di Google Street nel Febbraio 2009, - è sostenuto nell`interpellanza - affiancate a quelle di oggi dimostrano l`innalzamento. Le fotografie dimostrano inoltre che la greca, ora cancellata, o meglio, - come ha precisato l`assessore all`Urbanistica Fumagalli - “intonacata”, che prima era a livello della gronda, ora si trova a 60-80cm sotto il nuovo tetto, nel quale è stato inoltre aperto uno spazio per ricavare una terrazza. Il progettista che ha seguito i lavori aveva fin da principio fornito all`Ufficio tecnico un dato d`altezza della “Villetta” - 9,40 metri - che i consiglieri di minoranza hanno contestato in base al fotogrammetrico comunale, dove l`edificio risulta essere alto 9,20 metri. L`assessore Fumagalli ha risposto in consiglio basandosi sui dati in possesso dell`ufficio tecnico. “No, la villetta non è stata alzata. A seguito delle segnalazioni non abbiamo sospeso i lavori perchè non abbiamo riscontrato alcuna significativa incongruità. Il progetto mantiene la greca, non ci è stata presentata alcuna modifica a proposito. In futuro faremo in modo che le altezze abbiano dei riferimenti facilmente identificabili.” “Sono basito. – ha dichiarato il capogruppo di minoranza Fabio Vigorelli – Vi basate solo sulle carte. La greca è sparita e voi dite che è stata intonacata. Ne prendo atto, ma sono assolutamente insoddisfatto della vostra risposta. Se è questo il modo in cui seguite i lavori in paese possiamo stare freschi.”
La seconda interpellanza ha riguardato le competenze degli operatori ecologici: tra l`8 e il 9 Maggio hanno tagliato con mezzi comunali l`erba del Parco Giochi di Via Silvio Pellico, scaricando l`erba in un`area privata, utilizzandola quindi come concime; inoltre hanno tagliato l`erba del campo dell`A.C. Lomagna, mentre la convenzione stipulata tra comune e associazione prevede che l`onere di taglio sia completamente a carico della seconda. L`assessore Simone Comi ha spiegato che si tratta di interventi occasionali, motivati più che altro da spirito di collaborazione, a titolo gratuito. Vigorelli ha fatto presente che l`onere della manutenzione del verde è stata una discriminante decisiva al momento della gara per la gestione della struttura sportiva. Assessore e sindaco hanno assicurato di essere stati comunque a conoscenza delle operazioni in questione. “Il primo taglio al campo dell`AC Lomagna lo facciamo noi da anni, non capisco tutta questa sorpresa.” ha spiegato il sindaco Fumagalli. Tiezzi ha fatto notare che gli operatori ecologici usano spesso un carrello da traino non omologato. “Abbiamo già dato disposizioni affinchè non lo si utilizzi più” Ha spiegato l`assessore Comi. Tiezzi ha ribattuto che ancora quella mattina l`ha visto adoperare come se niente fosse. “Mi sembra che non vi ascoltino molto”-
L`assessore alle Politiche Sociali Emma Mantovani ha invece risposto all`interpellanza sull`erogazione di denaro a “cittadini stranieri che risulterebbero avere redditi tali da non necessitare aiuti perchè lavorano in nero”. L`interpellanza è stata mossa dalla segnalazione di “alcuni cittadini di Lomagna”. “Non dovreste prendere per oro colato tutto quello che vi dicono. - ha spiegato la Mantovani – Gli unici due che la Guardia di Finanza ha `pizzicato` con ISEE scorretti erano italiani e avevamo già provveduto come comune alla richiesta di risarcimento. Noi non facciamo discriminazioni di nessun tipo. Guardiamo solo i requisiti richiesti dalla legge”. Questi sono i numeri esposti dall`assessore: totale contributi comunali (per sostegno all`asilo, scuola materna, studenti meritevoli, buoni pasto, congiunture economiche sfavorevoli) alle famiglie italiane: 16.255,59€; alle famiglie straniere: 5.165,05€. I contributi di Retesalute: a italiani: 49.941,50€; a stranieri: 1.580€. “Per quanto riguarda l`accenno al lavoro nero, - ha continuato la Mantovani – ricordo ai consiglieri di minoranza che se fossero a conoscenza di situazioni lavorative non regolari sono tenuti per legge a segnalarle alla Guardia di Finanza. Il numero da chiamare è il 117.” Gli interpellanti si sono detti assolutamente soddisfatti.
Nel quarto documento della minoranza si chiedeva sostanzialmente di fare un punto della situazione riguardo all`andamento del Centro Diurno Integrato, a tre mesi dall`apertura. Il sindaco Fumagalli ha dipinto un quadro di moderato ottimismo: “Attualmente gli ospiti del CDI residenti in Lomagna sono 3 e i giorni totali di frequenza, aggiornati ad Aprile, sono 97. I non-residenti sono 2, con 75 giorni di frequenza. Per lo start-up il comune ha speso in tre mesi 30.303,76€, contro una previsione di 35.062,51€. Questa cifra – voglio ricordarlo – non è andata a integrare la retta degli ospiti, ma rappresenta un valore versato al gestore, solo per il primo anno di attività, così com`è stato previsto nel capitolato d`appalto. Si tratta di un contributo inversamente proporzionale al numero di ospiti. Non serve a nulla dividerlo per il numero di utenti. Ad oggi il gestore ha incassato 4.758,75€ di rette”. Nell`interpellanza veniva chiesto se fossero stati stipulati accordi con i comuni limitrofi. “No - ha risposto Fumagalli – per il comune di Lomagna è indifferente se la retta di 30€ per un non-residente è pagata interamente dall`ospite o se viene integrata dal comune di residenza. Da parte nostra stiamo cercando di pubblicizzare il CDI, anche perchè abbiamo constatato che lavora bene. E la retta di 22€ – per usare un eufemismo – è estremamente competitiva. Il CDI è in fase di avviamento. Con 12 utenti residenti il comune non verserà più un euro. E resterà un patrimonio per tutti i lomagnesi.”
I consiglieri di minoranza hanno espresso le loro perplessità sulla discrepanza tra il numero di utenti residenti previsto – più di 20 – e l`attuale, dichiarandosi comunque sostanzialmente soddisfatti della risposta data alla loro interpellanza.
Massimo Colombo