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Scritto Marted́ 25 maggio 2010 alle 22:10

Lecco: agenti di polizia a convegno sui
dettagli e gli indizi della scena criminis

Lecco
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Pochi ma attenti e interessati i poliziotti che questa mattina hanno partecipato al convegno incentrato sulla ?Scena del crimine', organizzato con il patrocinio del Centro Studi Parlamento della Legalit? e la Ugl Polizia di Stato nella sala riunioni unione commercianti lecchesi in Piazza Garibaldi. Presente il questore Fabrizio Bocci e il dott. Vinicio De Felice, docente del master della scienza del crimine, relatore del convegno che ha pi? volte ribadito quanto sia importante agire correttamente e con consapevolezza di fronte ad un crimine per non inquinare le prove e non rendere quindi difficoltose le operazioni degli esperti repertori-criminalisti. Teoria ed esempi pratici hanno accompagnato tutta la mattinata, partendo sempre da un concetto basilare, che ?l'abito mentale va sempre indossato' e che bisogna sempre ragionare prima di agire d'istinto, per preservare tutti gli indizi presenti sulla scena.

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Il dott. Vinicio De Felice

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?La preparazione professionale di chi ? in strada necessita di una formazione specifica. Gli agenti della polizia giudiziaria che vengono mandati sulla scena del crimine devono sapersi approcciare correttamente, controllando sempre dove mettono i piedi e con l'accortezza di non toccare e non raccogliere nulla? ha spiegato il dott. De Felice. Pi? si interferisce infatti, pi? si rischia di manomettere le prove, anche parlare sulla scena del crimine ? sconsigliato, proprio perch? noi stessi siamo per natura ?una massa inquinante' e tutto ci? che facciamo lascia il segno. ?Quando due oggetti entrano a contatto anche per pochi secondi, ognuno lascia qualcosa di s? all'altro? ha continuato De Felice. Chi commette un crimine lascia indizi, cos? come chi si ritrova sulla scena ed ? per questo che si consiglia di prestare massima attenzione perch? anche solo un capello di un agente intervenuto e caduto a terra potrebbe complicare e rendere pi? lunghe le indagini. ?Troppo spesso infatti non si pensa a ci? che si fa, sottovalutando molti, troppi aspetti importanti?. Ad esempi teorici sono conseguiti quelli pratici, dove sono state comparate diverse foto per riscontrare quello che si ? fatto e che invece non avrebbe dovuto essere compiuto o come ? giusto comportarsi in determinate situazioni. Al caos presente di fronte al cadavere di Aldo Moro, si ? passati ad analizzare diversi episodi, dal mostro di Firenze, ad un infortunio sul lavoro. Tutti casi in cui ? bene sapere cosa non fare e cosa osservare per raccogliere pi? indizi possibile. Tra i compiti della polizia giudiziaria quindi, quello di informare gli inquirenti, l'autorit? che proceder? con le indagini, investigare e ricercare gli autori del reato.

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Al centro, quarto da sinistra il questore Fabrizio Bocci

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Attenzione particolare deve essere rivolta anche a chi sta intorno alla scena, ?spesso infatti chi ha commesso il crimine ? ancora presente e basterebbe filmare per raccogliere, analizzando successivamente le immagini, dettagli preziosi. La celerit? nell'inquadrare la scena fa s? che le indagini non siano sviate?. Importante conoscere anche i propri compiti e ci? che si ? chiamati a fare in quella particolare situazione, conoscere quindi ?chi fa cosa', affinch? le attivit? svolte non si sovrappongano. Altri esempi pratici e spiegazioni sono stati esposti agli agenti presenti, pi? volte sollecitati a partecipare con frequenza a questi seminari, un'occasione di apprendimento ma soprattutto di aggiornamento per chi ama il proprio lavoro e lo svolge con passione.

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C.C.



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