Anziani e giovani assieme per conoscere e raccontare la città e la sua storia. È il progetto che l’amministrazione comunale di Merate sta elaborando per riportare alla luce angoli di Merate che sono nella mente e nel cuore degli anziani e che solamente con un percorso di riscoperta e condivisione non andranno persi. Ad occuparsi della programmazione, della raccolta del materiale ma soprattutto dell’individuazione delle risorse umane ci sono il vicesindaco Massimiliano Vivenzio e l’assessore alla persona Emilio Zanmarchi. Il progetto sarà articolato in tre fasi. La prima prevede il coinvolgimento degli anziani, quali depositari della tradizione orale, unica e insostituibile, che parta dalla riscoperta delle corti, dei luoghi di ritrovo, dei camminamenti. Per fare ciò gli anziani dovranno parlare tra di loro, magari sfruttando contesti già strutturati come la Casa Leoni, il centro ricreativo di Piazza Don Minzoni, la piazza. Saranno introdotte delle figure come quella del facilitatore che avrà la funzione di suscitare e indirizzare questi dialoghi raccogliendo il maggior numero di informazioni. La seconda fase sarà quella di strutturare plasticamente queste aree e luoghi di storia con dei cartelli, dei tabelloni esplicativi dove ci siano indicazioni, nomi, date e tutto quanto possa essere di aiuto all’ignaro cittadino. L’ultima fase sarà invece quella della “restituzione” dove gli anziani, motivati e consapevoli di questa loro grande funzione di portatori di tradizione, si facciano promotori di “passeggiate” mano nella mano con i più giovani, regalando loro pezzi di storia e tradizione
Questi percorsi di recupero dell’identità territoriale saranno inseriti all’interno del piano di governo del territorio in fase di elaborazione, proprio a significare l’importanza che memoria e tradizione rivestono in ogni tempo.
S.V.