Caro Direttore,
vorremmo chiederle ospitalità per dire la nostra su quanto esprime Alessandro S. nell’edizione del suo giornale del 19 maggio scorso , col titolo “Il sacrificio dell’infermiere inizia sui banchi universitari”.
Siamo un gruppo di studenti del secondo anno del Corso di Laurea in Infermieristica della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Milano Bicocca, della sede di Lecco.
Vogliamo intervenire perché in disaccordo con diverse affermazioni fatte da Alessandro S.
Innanzitutto, siamo coscienti del tipo di professione che andremo ad intraprendere ed i sacrifici a cui dovremo far fronte.
Sappiamo, anche, che la professione infermieristica è sottopagata, sottostimata ed in pochi riconoscono il lavoro che ogni giorno ogni infermiere compie per aiutare chi soffre;
ma non per questo ci tiriamo indietro, anzi, tutto ciò ci da la spinta per andare avanti cercando di innalzare la professione infermieristica guadagnandoci la giusta stima che come professionisti ci spetta.
Nessuno di noi è stato obbligato ad iscriversi al Corso di Laurea , fin dal primo giorno, c’è stato spiegato con estrema chiarezza quale tipo di impegno fosse richiesto e le dinamiche del tirocinio didattico.
Durante quest’ultimo, infatti, veniamo affiancati ad infermieri professionalmente qualificati che han frequentato corsi formativi di Assistenti al tirocinio.
Quindi, nulla è lasciato al caso.
Mai, sottolineiamo mai,è successo che qualcuno di noi si trovasse in turno a fare le veci di un infermiere assente; veniamo sempre seguiti, controllati e guidati.
Con questo non neghiamo lo sforzo economico, fisico ed emotivo che il tirocinio richiede soprattutto se al contempo bisogna sostenere gli esami universitari.
Alcuni di noi riescono a mantenersi un lavoro, ovviamente non a tempo pieno, alleggerendo così le spese universitarie.
Non tutti hanno alle spalle una famiglia che li sostiene economicamente quindi doversi mantenere non è più un optional; riescono comunque a frequentare il Corso di Laurea conseguendo ottimi risultati sia sul piano didattico che personale.
Vorremmo concludere facendo presente ,al Sig.Alessandro S.,che come studenti universitari,quando abbiamo un problema, ci confrontiamo con i nostri tutor e coordinatori per tentare di risolverlo.
Grazie per l’attenzione
Un gruppo di studenti del 2° anno del
Corso in di Laurea in Infermieristica (Lecco)