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Merateonline > Intervento
Scritto Sabato 29 maggio 2010 alle 11:01

Infermieri: tendenziose le affermazioni di Sala;
tra i vecchi e i nuovi corsi c'è molta differenza.
La scuola ora è lunga e senza incentivi

Merate

Leggo con interesse il dibattito apertosi, grazie al Vs. giornale, sul tema della carenza di infermieri. Il numero di interventi, anche qualificati, che continuano a susseguirsi sono la dimostrazione tangibile che il problema, che si protrae da troppi anni, è ormai giunto al culmine. In assenza di interventi immediati diventerà "cancrena". Sono un laureato in infermieristica e svolgo la professione ormai da diversi anni. E` risaputo che la crisi di "vocazione" è arrivata contestualmente alla modifica del corso di studi. Pertanto non può che ritenersi tendenzioso quanto affermato dal Sig. Sala Maurizio (Coordinatore Sede Lecco Corso Laurea Infermieristica) che nel suo intervento, riferendosi a quanto sostenuto dal genitore della studentessa in infermieristica, afferma che "non esiste nessun allungamento del percorso formativo rispetto al passato". Vero è, invece, che una volta, dopo aver frequentato un biennio in una scuola superiore a scelta si accedeva alla scuola infermieri per un periodo di tre anni. L`intero percorso formativo si concludeva nei tempi previsti per un qualsiasi diploma di maturità (cinque anni) ed era oltretutto ben incentivato a livello economico. Oggi invece bisogna frequentare un corso universitario dopo il diploma di maturità, per un totale di otto anni, senza gli incentivi del passato ma anzi sopportando ingenti spese dovute a tasse universitarie ed ai costi vivi per trasferimenti, etc. Il Sig Sala smentisce, inoltre, che sia in uso la prassi di "sfruttamento del tirocinante" che viene adibito ad "altre mansioni" rispetto a quelle previste per la sua formazione. Questa invece risulta procedura abituale da sempre. Le lamentele da parte degli studenti per questo motivo ci sono sempre state e continuano a tutt`oggi. Purtroppo nessuno è mai riuscito a formare un fronte unito volto ad ottenere che l`attività di tirocinio rispetti rigorosamente compiti e/o mansioni secondo criteri disciplinari ben precisi al solo fine del raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dal piano di studi. Ma ancora più importante turni non eccessivamente gravosi o addirittura impossibili considerato che lo studente deve anche prepararsi e sostenere esami. Stupisce, francamente, l`intervento firmato da un gruppo di studenti di infermieristica del secondo anno di Lecco che chiedono ospitalità perchè in disaccordo con Alessandro S. (genitore della studentessa infermieristica). Lo stupore deriva dal fatto che dal contenuto dell`intervento non si nota alcun disaccordo sostanziale sulle riflessioni che il genitore aveva sottoposto all`attenzione .. anzi (sono d`accordo praticamente su tutto: professione di sacrificio, sottopagata, sottostimata, che richiede sforzo economico, fisico, emotivo etc.). Pertanto viene da chiedersi se non sia stata piuttosto l`occasione per celebrare pubblicamente l`attività svolta dal tutor e coordinatore al solo scopo di guadagnare visibilità utile alla persona (studenti sottoscrittori) ma non al sistema. Questo modo di fare non darà alcun contributo nella risoluzione del problema della carenza di personale anzi servirà solo a protrarre una situazione che allontana i giovani dall`intraprendere questo cammino. Dagli interventi pubblicati sull`argomento si può comunque notare come gente "comune" abbia individuato soluzioni che se applicate possono determinare la svolta. Ai rappresentanti istituzionali basta solo eseguire la ricetta. Ringrazio per l`ospitalità.

 

Leonardo O.



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