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Scritto Sabato 29 maggio 2010 alle 15:50

Le mani nelle tasche

Lecco

Il Governo aveva assicurato che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani.

La manovra finanziaria appena varata le mette, eccome! Le mette fortemente nelle tasche dei lavoratori e dei cittadini.

Il taglio netto orizzontale sul provvedimento riferito al patto di stabilità nei confronti di regioni, enti locali e sanità, ridurrà inevitabilmente la capacità/possibilità di erogazione di servizi alla persona, ai cittadini ed in special modo a quelli socialmente più esposti.

Una manovra finanziaria iniqua che colpisce le pensioni e soprattutto le donne, partendo dal pubblico impiego, che si vedranno innalzare l’età pensionabile a 65 anni, venendo meno alle forme di tutela ed  aggredendo in questo modo la loro dignità.

Si approfitta della manovra per attaccare ancora una volta la Pubblica Amministrazione e punire i dipendenti pubblici colpiti direttamente e duramente che vedranno il blocco dei contratti pubblici fino al 2013, il blocco del turn over fino al 2015, il licenziamento del 50% del personale a tempo determinato, il che significa almeno 45.000 posti di lavoro in meno.

Tutto questo si affianca all`attacco generale dei diritti del lavoro e alla crisi che ha già tagliato un milione di posti di lavoro di fronte alla quale il Governo non è intervenuto.

Troppo facile mascherare le scelte dell`Esecutivo che continua a penalizzare i redditi da lavoro e da pensione, attraverso il fantasma Grecia, o meglio evidenziare il temporaneo taglio dei costi della politica o del’utilizzo delle auto blu, senza intervenire sulle rendite finanziarie e sui grandi patrimoni.

Tutto questo senza metter mano alle vere riforme, con provvedimenti che non produrranno risanamento dei conti pubblici, deprimeranno ulteriormente la domanda interna senza sostenere la crescita e produrranno un ulteriore incremento della disoccupazione.

La CGIL  aveva presentato delle proposte: l`inserimento di una addizionale di solidarietà sui redditi superiori ai 150 mila euro per liberare risorse da destinare al futuro dei giovani; il ripristino dell`Ici, ma solo per i redditi da 90-100 mila euro; una  tassazione unica sulle rendite finanziarie da portare quindi dal 12 al 20%, l’innalzamento della tassazione dello scudo fiscale dal 5 al 7 per cento. Nulla di tutto questo.

Ancora una volta a pagare sempre e solo i lavoratori ed i cittadini.

Dove sono i sacrifici con equità invocati dal Presidente Napolitano?

 

p.la Segreteria CGIL Lecco
Guerrino Donegà

Il Segretario Generale F.P. CGIL Lecco
Marco Paleari



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