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Sono una infermiera della "vecchia scuola". Confesso che se non ci fossero stati gli incentivi, per la frequenza della scuola infermieri, non avrei fatto questo mestiere e come me molti altri.
I laureandi in infermieristica sicuramente meritano grande rispetto per una scelta che oggi, ancor più che in passato, comporta maggiori sforzi (durata studi e non trascurabili costi). Maurizio Sala, Coordinatore Corso di Laurea Infermieristica di Lecco, nel suo intervento descrive il corso di laurea in infermieristica in maniera praticamente "idilliaca".
Tutto perfetto!! Naturalmente si riferisce all`organizzazione, cui è diretto responsabile, e quindi in pratica, nell`intervento, elogia sé stesso ed il proprio lavoro. Addirittura, a suo dire, la percentuale di abbandono degli studi da infermieristica è altamente al di sotto rispetto a quella di altre facoltà universitarie (15% contro 35%)?!?!? Se così fosse come mai c`è abbondanza di ingegneri, avvocati, architetti etc., etc. e carenza di infermieri???
Dico poi che, con la carenza di personale esistente, molte volte dover svolgere le proprie mansioni e dedicare tempo allo studente nell`affiancamento diventa veramente difficile se non impossibile a discapito del tirocinante e del proprio percorso formativo. Altro che organizzazione perfetta!!
"Dal suo osservatorio particolare", ben lontano dalle corsie dell`ospedale dove si lavora su tre turni festivi compresi e si deve penare per godere delle ferie, Sala Maurizio sicuramente questi problemi non sa più cosa siano. Saluti.
Cristina S.
